Abano non sa che è l’anno delle foreste?

Pubblichiamo un intervento di

Marina Lecis, Presidente dell’Associazione

Salviamo gli Alberi di Abano

uscito sul numero di Ecopolis di oggi, 21 ottobre 2011, sotto la voce “Ambiente”

 


Abano non sa che è l’anno delle foreste?

 

La Giunta Comunale di Abano ha proceduto nello scorso 11 agosto 2011 all’”Approvazione studi di fattibilità Manutenzione straordinaria marciapiedi e manutenzione straordinarie verde e arredo urbano” con deliberazione n. 20. Ha previsto in bilancio1 milione di euro per la “manutenzione straordinaria marciapiedi” e 400 mila euro per “manutenzione straordinaria verde e arredo urbano” con tempi di esecuzione tra il 2011 e il 2012 e in particolar modo ha previsto 180 giorni di tempo perl’abbattimento di 328 alberi ad alto fusto che da 40-50 anni connotano il paesaggio della cittadina termale. 

Gli studi di fattibilità approvati erano stati redatti dall’Ufficio Tecnico Comunale. La Giunta era rappresentata da 4 componenti su 6 (assenti il sindaco Luca Claudio e l’assessore allo sport Angelo Montrone).

Nella delibera si menziona il “recupero del patrimonio esistente” e poi ancora si parla di “interventi necessari”.

A fronte di questo ennesima dimostrazione di disinteresse per il bene pubblico, il patrimonio arboreo, proprio quando si celebrano per la prima volta a Padova le manifestazioni internazionali dell’Arbor Day (22-23 ottobre), quando si celebra il 2011 Anno Internazionale delle Foreste, noi cittadini, noi tecnici – agronomi, forestali, naturalisti, geologi – non possiamo più tacere.

Da anni in ogni modo si cerca di interloquire con l’Amministrazione affinchè questo problema della gestione delle alberature venga affrontato come lo si fa in tutta Europa e in moltissimi Comuni virtuosi italiani. Studi, ricerche, metodi di pianificazione, ormai consolidati, che coinvolgono le comunità locali, tecniche innovative che consentono a piante monumentali o semplicemente nello stadio adulto diconferire al centro urbano a livello ecologico il valore aggiunto più alto in termini di apporto di ossigeno, filtro delle polveri, percentuale di ombreggiamento, raffrescamento estivo, vengono completamente ignorate dall’Amministrazione.

L’associazione ha inoltrato una richiesta di incontro urgente con il proprio legale ed i tecnici protocollata più di una settimana fa e ad oggi ancora inevasa.

A fronte di tale oltraggio alla comunità intera e non solo ai cittadini aponensi si è costituita il 5 ottobre presso lo Studio Legale Destro & Partners, l’associazione“SALVIAMO GLI ALBERI DI ABANO” ed ha già iniziato a lavorare assiduamente!

Innanzitutto ha accolto le principali osservazioni dei suoi associati (oltre 100 in pochi giorni), ma sempre più numerosi, che espone qui di seguito. Si tratta di richieste prioritarie che la comunità come già osservato ha da tempo già espresso in diverse occasioni, ma che non hanno mai avuto riconoscimento anche nelle precedenti amministrazioni:

  • Trasparenza nei processi di pianificazione in ambito urbano soprattutto in riferimento alla componente del verde (alberature, parchi, arredi urbani, rotonde e spartitraffico, ecc.);
  • Programmazione partecipata con i cittadini per un territorio condiviso in quanto bene comune e non più presidio dell’amministrazione di turno;
  • Conoscenzadelpatrimonio arboreo cittadino in termini di numero di esemplari, stato sanitario, casi di rischio caduta ecc. ovvero del censimento effettuato a detta dell’amministrazione dall’Università di Padova a costo zero (cosa alquanto improbabile!) e certificazione delle piante malate o in grave stato di rischiosità da parte di tecnici arboricoltori specializzati e non da ditte di serviziforestali;
  • Conoscenza del Piano delle opere con indicazione delle aree di intervento, specie ed esemplari oggetto di programma di abbattimento con relative giustificazioni tecniche, come detto sopra, specie da sostituire e relativo piano economico.

L’associazione è composta anche da numerosi tecnici, legali, dottori agronomi e dottori forestali del Comune e di Padova e vuole mettere in primo piano il fatto che l’amministrazione sicuramente non è al corrente che gli esemplari arborei di oltre 40 anni di età abbiano un valore economico ben definito e stimabile, se in stato di normale vitalità, intorno ai 10-60 mila euro. Risulta quindi un rischio economico anche l’abbattimento di un solo albero per l’amministrazione che nel caso volesse perseverare incorrerebbe in un processo per danni alla comunità stimabile intorno ai 4-5 milioni di Euro!

“Salviamo gli Alberi di Abano” ha trasmesso una richiesta di incontro urgente con il proprio legale e i tecnici protocollato più di una settimana fa e ad oggi ancora rimasta inevasa.

Inoltre ha invitato ufficialmente in diversi articoli usciti nella stampa locale tutti i cittadini di Abano e di altri comuni a segnalare qualsiasi tentato procedimento di taglio e transennamento delle strade di quartiere. Si è già costituito un nucleo di intervento anti-taglio alberi, il quale si recherà immediatamente sul posto opponendosi con ogni mezzo legale alle operazioni.

L’appello è quello di aderire alle iniziative perché Abano Terme non diventi con questo ennesimo attentato alla salute pubblica e all’ambiente un caso internazionale! Per qualsiasi informazione scrivere al presidente marinalecis64@gmail.com

Marina Lecis, Presidente dell’Associazione Salviamo gli Alberi di Abano


 

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