Le memorie di Garibaldi

Il libro di marzo 2011

Cosa salta fuori, se si mettono accanto un personaggio storico, la cui vita sembra un romanzo – ossia Giuseppe Garibaldi –  e uno scrittore di romanzi storici dalla fantasia fervidissima come Alexandre Dumas:?

Un’opera in cui non si sa bene dove finisca l’azione dell’uno e cominci quella dell’altro.

‘Dumas – dice il traduttore Mino Milani nell’introduzione – scrisse questo libro tenendo sotto agli occhi una stesura delle memorie di Garibaldi: un manoscritto e altri appunti che l’eroe aveva stilato in varie epoche, a partire dal 1849 e che aveva poi sistemato nel 1854.

Le Memorie apparvero prima a puntate sul giornale francese «Siècle», poi in un volume, a Parigi, sempre nel 1860.

In questo libro è narrata la storia degli anni più avventurosi di Garibaldi, quelli americani, in cui venne a formarsi.

E qua, vi è tutto ciò che può cercare uno scrittore d’avventure: un protagonista giovane, bello, dalla forza erculea, gran nuotatore, gran cavaliere, gran tiratore, ottimo marinaio, bravo costruttore di navi.

Ed ecco questo eroe sfuggire alla forca, trovare nella sua astuzia o in amici occasionali il modo per sottrarsi ai suoi persecutori.

Diviene corsaro, non per arricchirsi , ma in nome della libertà di un piccolo paese che lotta contro un impero.

Viene arrestato, fugge, è ripreso, torturato perché parli: e lui non parla…’

Indipendentemente dalla ricerca – legittima – della veridicità di ciò che l’autore scrive, l’opera ha la virtù di renderci un personaggio che tanto si cita e di cui, in realtà, poco si sa , ‘nostro compagno di strada, perché, ha un sacco di cose da insegnarci: la più grande e la più bella di tutte , la fede nella libertà e nella vita’.

A. DUMAS, Le memorie di Garibaldi, Milano, Mursia, 1973, trad. e introduzione di M. MILANI € 12. 90


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